Il vaginismo è una contrazione dolorosa dei muscoli perivaginali che si verifica subito prima di una qualsiasi penetrazione vaginale. I tentativi di penetrazione incontrano una forte opposizione delle cosce e la paziente tipicamente inarca la schiena. Il vaginismo tipicamente si verifica in giovani donne prive di esperienza, in donne molto emotive o in donne che hanno subito abusi sessuali. Può anche essere secondario a trauma o a procedure mediche nell’area vaginale. Alcuni autori attribuiscono il vaginismo a profondi disturbi della personalità. La diagnosi avviene mediante la raccolta della storia clinica della paziente e dopo un’accurata visita ginecologica.
Il trattamento consiste in una dilatazione manuale progressiva della vagina che consente alla donna di prendere confidenza con il fatto che la sua vagina può tranquillamente accogliere l’organo genitale maschile. Le pazienti che non rispondono a questo semplice trattamento vengono indirizzate verso una psicoterapia di coppia o individuale in sinergia con l’utilizzo di tecniche di biofeedback, manometriche ed elettromiografiche. Purtroppo spesso questi sono percorsi terapeutici lunghi e molto impegnativi che mettono a dura prova la stabilità della coppia e della paziente stessa. Agli inizi del 2000 diversi gruppi hanno iniziato ad utilizzare le iniezioni di tossina botulinica nel muscolo bulbospongioso ottenendo buoni risultati. Si tratta di una tecnica non invasiva, di facile esecuzione e priva di effetti collaterali oltre che relativamente economica dato che si può eseguire in ambulatorio senza dove ricorrere ad un ricovero ospedaliero.
Bibliografia
A Shafik, O El-Sibai. vaginismus: results of treatment with botulin toxin.
J Obstet Gynecol 2000: 20(3): 300-302