Quando parliamo di tumore al seno, le domande che ci si pone sono sempre molte e le risposte devono essere certe. Proviamo, insieme, a sfatare alcune false idee legate alla patologia, facendo così un po’ di chiarezza.
Scopriamo i falsi miti sul tumore al seno
A fare una panoramica dei sì e dei no, quando si parla di cancro al seno, è la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT).
Partiamo con i “falso”.
Dolore al seno, volume e traumi sono ritenuti dei veri e propri fattori di rischio della patologia: falso.
Secondo il dr. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo e presidente della LILT, le forma iniziali di cancro non provocano dolore; la sensazione di fastidio è, infatti, più comunemente collegata ad alterazioni ormonali, durante il ciclo mestruale, e solo nello 0,4% dei casi a cancro.
Anche il dolore traumatico è più che altro una conseguenza della lesione esistente e non una causa. Lo stesso vale per biopsie, mastopatie e protesi estetiche avvertite falsamente come pericolose. Le protesi possono solo rendere più difficile l’identificazione di un nodulo sospetto.
Attenzione all’agoaspirato: falso.
Anche quando parliamo di agoaspirato è bene lasciare da parte le preoccupazioni. Questo esame, infatti, non favorisce in alcun modo la diffusione di cellule tumorali. Al contrario, è utile ai fini diagnostici.
E le verità, quali sono?
I marcatori CEA e CA 15.3 per la diagnosi non sono così funzionali alla diagnosi precoce del cancro al seno: vero.
Questi marcatori, infatti, aumentano solo quando la patologia è in una fase già avanzata.
Né i deodoranti né la depilazione ascellare rappresentano dei fattori di rischio per il tumore
alla mammella: vero.
Attenzione a non lasciarvi turbare da tesi prive di fondamento scientifico, come questa.
Il consiglio, in definitiva, è di prestare attenzione ai reali campanelli d’allarme, ovvero:
- variazioni del tessuto mammario;
- presenza di noduli nella mammella o a livello ascellare;
- gonfiore del seno o di una parte di esso;
- arrossamenti del capezzolo.
I falsi miti è bene sfatarli: l’obiettivo, come sempre, è la salute. Affidatevi a uno specialista senologo per un controllo periodico con regolari screening ecografici e mammografici, già dopo i 20 anni di età, e praticate l’autopalpazione al seno.
La prevenzione è la migliore arma contro il cancro.
[Fonte]