La terapia ormonale sostitutiva (TOS) rappresenta uno degli strumenti più utilizzati in medicina per ristabilire l’equilibrio ormonale in diverse fasi della vita di una donna. Sebbene sia spesso associata alla gestione dei sintomi della menopausa, la TOS trova applicazione anche in altre condizioni cliniche, come l’ipogonadismo, le disfunzioni tiroidee e i disturbi correlati all’ormone della crescita.

Presso lo studio della Dottoressa Cristina Passadore, ginecologa a Milano, la terapia ormonale viene valutata con attenzione sulla base di un’accurata anamnesi clinica, esami mirati e un monitoraggio costante. L’obiettivo è sempre quello di migliorare la qualità della vita della paziente, riducendo i disturbi legati alla carenza ormonale, nel pieno rispetto della sicurezza e della personalizzazione terapeutica.

 

Cos’è la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)?

La TOS consiste nella somministrazione di ormoni naturali o sintetici per compensare una ridotta o assente produzione ormonale da parte dell’organismo. Gli ormoni più comunemente utilizzati sono gli estrogeni, il progesterone, gli androgeni, gli ormoni tiroidei e l’ormone della crescita, a seconda della patologia o della condizione da trattare.

 

Indicazioni della Terapia Ormonale Sostitutiva

La TOS può essere indicata in diversi contesti clinici:

  • Menopausa e perimenopausa: per alleviare sintomi come vampate di calore, sudorazioni notturne, insonnia, irritabilità e secchezza vaginale.

  • Ipogonadismo: condizione in cui le ovaie non producono quantità adeguate di ormoni sessuali.

  • Post-intervento chirurgico (es. ovariectomia): per ripristinare l’equilibrio ormonale dopo la rimozione delle ovaie.

  • Disfunzioni tiroidee: come l’ipotiroidismo, che richiede la somministrazione di ormoni tiroidei sintetici per ristabilire la normale funzione metabolica.

  • Carenza di ormone della crescita: in pazienti adulte con deficit documentato, per migliorare energia, composizione corporea e qualità di vita.

 

Tipologie di Terapie Ormonali

Le terapie ormonali si differenziano in base al tipo di ormone somministrato:

1. Terapia con estrogeni e progestinici

Indicate principalmente per le donne in menopausa con utero integro. Gli estrogeni alleviano i sintomi vasomotori e vaginali, mentre i progestinici prevengono l’iperplasia dell’endometrio, riducendo il rischio di tumori endometriali.

2. Terapia con soli estrogeni

Riservata alle donne che hanno subito l’asportazione dell’utero, poiché non richiedono la protezione del progestinico.

3. Terapia androgenica

Utilizzata in casi selezionati per migliorare libido, tono muscolare e benessere generale in presenza di un documentato deficit di androgeni.

4. Terapia con ormoni tiroidei

Nel caso di ipotiroidismo, si impiega la levotiroxina per normalizzare le funzioni metaboliche, contrastando sintomi come astenia, aumento di peso e bradicardia.

5. Terapia con ormone della crescita (GH)

Rivolta a pazienti adulte con deficit di GH certificato, per migliorare massa muscolare, densità ossea e livello energetico.

 

Benefici della Terapia Ormonale Sostitutiva

I vantaggi della TOS dipendono dalla condizione trattata e dal profilo clinico individuale. Tra i principali benefici documentati:

  • Riduzione dei sintomi della menopausa: sollievo da vampate, sudorazioni notturne, disturbi del sonno e calo del desiderio sessuale.

  • Prevenzione dell’osteoporosi: gli estrogeni aiutano a preservare la densità ossea, riducendo il rischio di fratture.

  • Miglioramento della salute cardiovascolare (in donne selezionate e in assenza di controindicazioni).

  • Recupero del metabolismo tiroideo e miglioramento delle funzioni cognitive in caso di ipotiroidismo.

  • Aumento della forza muscolare e dell’energia in carenza di GH o androgeni.

 

Rischi ed Effetti Collaterali della TOS

Come ogni trattamento medico, la terapia ormonale comporta anche possibili rischi, soprattutto se non correttamente monitorata:

  • Rischio cardiovascolare: aumento del rischio di trombosi, ictus o infarto in pazienti con fattori predisponenti o in caso di terapia non personalizzata.

  • Aumento del rischio oncologico: alcune formulazioni, se utilizzate a lungo termine e senza adeguata supervisione, possono aumentare il rischio di tumore al seno o all’endometrio.

  • Effetti neurologici: in alcuni casi si possono manifestare cefalea, irritabilità o alterazioni dell’umore.

  • Effetti metabolici: variazioni di peso, ritenzione idrica, o, nel caso di terapie androgeniche, acne e irsutismo.

È quindi fondamentale affidarsi a un medico specialista per una valutazione approfondita dei benefici attesi rispetto ai rischi potenziali.

 

Conclusione

La terapia ormonale sostitutiva rappresenta una risorsa terapeutica efficace per migliorare la qualità della vita delle donne che affrontano squilibri ormonali. Tuttavia, si tratta di un trattamento complesso, che richiede personalizzazione, monitoraggio clinico costante e un’attenta valutazione delle condizioni generali della paziente.

Presso lo studio, ogni percorso di TOS viene costruito su misura, con un approccio multidisciplinare e aggiornato, che pone al centro la salute e il benessere globale della donna.