Che cos’è l’ecografia in gravidanza con flussimetria Doppler?
L’ecografia in gravidanza con flussimetria Doppler è un esame volto ad indagare le condizioni di salute del feto, si esegue solo in caso di gravidanza a rischio.
Durante questo esame viene utilizzato l’effetto Doppler: si tratta di un fenomeno fisico in base al quale viene direzionato un determinato suono verso un corpo in movimento. Il rimbalzo del suono sul corpo genera un suono diverso, che permette di avere il risultato dell’esame. Questa particolare tecnica viene utilizzata per la diagnostica di patologie dell’apparato circolatorio: nel caso della flussimetria si studia il flusso sanguigno della donna in dolce attesa o quello del feto. L’ecografia con flussimentria Doppler consente l’analisi della velocità del flusso sanguigno e, di conseguenza, può fornire i dati sui livelli di ossigenazione del feto.
Come si esegue l’ecografia in gravidanza con flussimetria Doppler?
Esistono due tipi di flussimetria:
- La flussimetria fetale dell’arteria ombelicale e dell’arteria cerebrale media;
- La flussimetria materna delle arterie uterine.
La flussimetria materna viene eseguita tra la 17esima e la 23esima settimana di gravidanza, a vescica vuota con una sonda addominale. L’esame è indolore e può durare tra i 5 ed i 15 minuti: non è un esame indirizzato principalmente al feto, ma serve per indagare sull’evoluzione della gravidanza. Questo tipo di flussimetria viene effettuata per individuare il pericolo di ipertensione gravidica, ritardo di crescita endouterina, sofferenza del feto o preeclampsia. Solitamente consiglio questo esame alle donne che possono presentare patologie come il diabete o l’ipertensione arteriosa.
La flussimetria fetale può essere eseguita dalla 28esima settimana di gravidanza fino al suo termine, ha una durata che varia dai 15 ai 30 minuti ed è assolutamente indolore.
Anche questo esame deve essere eseguito a vescica vuota con l’utilizzo di una sonda addominale. La flussimetria fetale è, ad oggi, l’esame diagnostico più importante per la valutazione delle condizioni di salute del feto, perché permette di analizzare le caratteristiche di tutti i vasi fetali, valutando la loro resistenza e la pulsatilità. Lo scopo principale di questa metodica è quello di individuare nel più breve tempo possibile un eventuale ipossia cronica fetale. Questa tecnica permette di valutare l’elasticità di diverse arterie: cerebrale media fetale, ombelicale, aorta fetale e carotide fetale.