La cistite è una delle infezioni più comuni che colpisce la vescica, in particolare tra le donne. Sebbene sia una condizione fastidiosa e talvolta dolorosa, la cistite può essere riconosciuta, trattata e prevenuta con le giuste informazioni e accorgimenti. In questo articolo, la ginecologa Cristina Passadore, esperta in salute ginecologica a Milano, ci spiega tutto ciò che c’è da sapere su come riconoscere e curare la cistite, per vivere meglio e in salute.

Che cos’è la cistite?

La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria che può causare dolore e disagio durante la minzione. Sebbene sia una condizione più comune nelle donne, anche gli uomini possono esserne colpiti. Si stima che almeno il 30% delle donne soffra di almeno un episodio di cistite nella vita, mentre solo il 12% degli uomini ne è affetto.

Esistono diverse forme di cistite, ognuna con cause e trattamenti differenti. Tra le più comuni ci sono:

  • Cistite batterica: generalmente causata dall’infezione di batteri come Escherichia coli.
  • Cistite emorragica: che provoca la presenza di sangue nelle urine.
  • Cistite interstiziale: una condizione cronica che provoca dolore nella vescica.
  • Cistite da farmaci o radioterapia: causata da trattamenti medici specifici.
  • Cistite da corpo estraneo: spesso derivante dall’uso prolungato di cateteri.

Cause della cistite

Le principali cause di cistite sono legate a infezioni batteriche, ma non solo. Le infezioni urinarie sono solitamente provocate da batteri che entrano nell’uretra e raggiungono la vescica, dove causano infiammazione. Altri fattori che possono scatenare la cistite includono:

  • Processi infiammatori cronici a livello della vescica.
  • Patologie neurologiche o disturbi legati al pavimento pelvico, che possono manifestarsi come “false cistiti”.
  • Cistite post-coitale, che si verifica a causa di microlesioni durante i rapporti sessuali.

Sintomi della cistite

I sintomi tipici della cistite includono:

  • Bruciore o dolore durante la minzione (disuria).
  • Frequente bisogno di urinare anche quando la vescica non è piena (tenesmo vescicale).
  • Presenza di sangue nelle urine (ematuria) nei casi più gravi.
  • Febbre, nausea e malessere generale quando l’infezione è particolarmente severa.

Se si notano questi sintomi, è fondamentale rivolgersi a un medico per una corretta diagnosi e trattamento.

Come si cura la cistite?

Per trattare correttamente la cistite, è essenziale individuare la causa esatta dell’infezione o infiammazione. La ginecologa Cristina Passadore consiglia di non ricorrere al “fai-da-te” in quanto potrebbe portare alla cronicizzazione della cistite e a difficoltà nel risolvere il problema.

I passaggi principali per una corretta diagnosi e cura includono:

  1. Urinocoltura con antibiogramma per identificare il batterio responsabile.
  2. Esame delle urine per escludere altre patologie.
  3. Visita ginecologica e urologica per determinare la natura del problema.

Nel caso di cistite batterica, è necessario l’uso di antibiotici per eliminare l’infezione. In alcuni casi, può essere utile anche l’uso di integratori alimentari come il D-mannosio o il mirtillo rosso per prevenire le recidive. Inoltre, esercizi per il pavimento pelvico o l’uso di miorilassanti possono essere indicati per trattare le cistiti non batteriche.

Come prevenire la cistite?

La prevenzione è fondamentale per evitare recidive di cistite, soprattutto in caso di cistiti ricorrenti. La ginecologa Passadore consiglia di seguire alcuni accorgimenti igienici e comportamentali:

  • Bere molta acqua (6-8 bicchieri al giorno).
  • Urinare subito dopo il rapporto sessuale per eliminare eventuali batteri.
  • Eseguire una corretta igiene intima, lavando la zona genitale dalla vulva all’ano.
  • Indossare biancheria di cotone e pantaloni non troppo aderenti.
  • Preferire la doccia al bagno, per evitare l’irritazione delle mucose genitali.
  • Evitare l’uso di spermicidi e il diaframma come metodo contraccettivo, che possono favorire l’insorgenza di infezioni.

In estate, un periodo ad alto rischio di cistite, è particolarmente importante mantenersi ben idratati e prestare attenzione all’igiene intima. La sudorazione e la disidratazione possono infatti favorire la proliferazione batterica e aumentare il rischio di cistite.

Quando preoccuparsi?

È fondamentale consultare il proprio medico se i sintomi della cistite persistono per più di 3 giorni, se si manifestano febbre, brividi o dolore acuto al basso ventre o alla schiena, o se ci sono tracce di sangue nelle urine. La cistite non trattata adeguatamente può infatti portare a complicazioni più gravi, come la pielonefrite, un’infezione renale.

Cistite maschile: un caso meno comune ma non raro

Sebbene la cistite sia più comune nelle donne, anche gli uomini possono soffrirne. La cistite maschile è generalmente causata da infezioni batteriche, uso prolungato di cateteri urinari o l’assunzione di farmaci chemioterapici. Se non trattata correttamente, può evolvere in prostatite batterica, un’infezione della prostata.

Conclusione

La cistite è una condizione che, se trattata precocemente, può essere completamente risolta. È importante prestare attenzione ai sintomi e seguire le indicazioni della ginecologa Cristina Passadore per prevenire e curare l’infiammazione della vescica. Non trascurare la tua salute urinaria: una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato possono fare la differenza.

Se hai bisogno di una consulenza o di una visita specialistica, la dott.ssa Cristina Passadore è a tua disposizione per aiutarti a mantenere la salute intima e prevenire recidive di cistite. Non aspettare, prendi in mano la tua salute oggi stesso!