Evitare e scongiurare la possibilità di un parto pretermine è molto importante. Un nato prematuro, infatti, è più a rischio di disturbi cognitivi dell’infanzia, malattie croniche e, purtroppo, mortalità neonatale.

 

Ma quali sono i fattori di rischio per la nascita pretermine?

La storia precedente di un parto prematuro, una gestazione multifetale, anomalie uterine e un indice di massa corporea elevato (BMI) possono esporre al rischio di partorire prima dei nove mesi.

L’obesità, in particolare, espone a tale pericolo ed è per questa ragione che si consiglia di perdere peso prima della gravidanza, per aumentare in primis le probabilità di concepimento ed evitare l’insorgere di complicazioni, come diabete gestazionale, ipertensione, tromboembolia e, appunto, parto pretermine.

È importante seguire, dunque, una dieta sana ed equilibrata e fare attività fisica, seppur leggera. Tuttavia, su quest’ultimo punto ci sono alcune perplessità; una recente revisione sistematica ha, infatti, combinato i dati di alcuni studi per determinare se esiste o meno un legame tra attività fisica e nascita pretermine.

 

Esercizio fisico: un rischio per la gravidanza?

Nell’analisi sono stati inclusi un totale di 41 studi. I risultati hanno fatto emergere un dato importante: una maggiore attività fisica durante la gravidanza è associata a un diminuito rischio di parto prematuro (10% in meno); non è, dunque, necessario dar troppo spazio alla sedentarietà ma, se possibile e in accordo con lo specialista, fare sport può essere la scelta giusta.

 

No alla sedentarietà!

No, dunque, alla sedentarietà che può portare a un maggiore aumento di peso e a un più rapido e alto rischio di diabete o di complicazioni ipertensive.

Ovviamente, ci sono particolari condizioni per cui è sconsigliato l’esercizio fisico, soprattutto vigoroso, ovvero quando si verificano sanguinamento, gravidanza gemellare, rottura delle membrane.

Restano ancora da determinare la durata e l’intensità ottimali dell’attività fisica durante la gravidanza, quali sono gli sport migliori e quali sono, invece, i più rischiosi.

Quel che è certo è che si possono rassicurare le donne incinte che desiderano rimanere attive, senza compromettere l’esito della loro gravidanza.

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