Parto cesareo o parto naturale? Tutte le donne in gestazione, col passare dei mesi, non possono fare a meno di chiederselo.

La speranza è quella di vivere il momento del parto serenamente e senza alcun tipo di complicazioni. Molte prediligono l’idea di un parto vaginale, a discapito del cesareo e, secondo i nuovi dati raccolti dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (CDC), ci sono ottimi motivi per farlo.

 

I rischi del parto cesareo

 

Nei casi di necessità, per salvaguardare la salute di mamma e bambino, il cesareo è la soluzione migliore. In generale, però, non sono da trascurare i rischi legati a questo tipo d’intervento, come sottolineato dal National Vital Statistics Reports.

In primis, un parto cesareo “chiama” un altro cesareo. Si conta, infatti, che circa il 90% delle donne lo ripeta per esigenze di salute anche alla seconda gravidanza.

La dr.ssa Sally C. Curtin, del Centro Nazionale per le Statistiche Sanitarie di Hyattsville, nel Maryland, ha esaminato con il suo team i dati sui disturbi materni post-partum, annotati sui certificati di nascita del 2013 in 41 Stati americani.

Gli autori si sono concentrati su quattro complicazioni riguardanti la madre:

  1. l’esigenza di una trasfusione
  2. la rottura dell’utero
  3. l’isterectomia non pianificata
  4. il ricovero in terapia intensiva

Queste condizioni si sono verificate in numero maggiore nelle donne che hanno subito un cesareo, rispetto che nelle donne che hanno avuto un normale parto vaginale.

I tassi più elevati di morbilità materna per il cesareo rispetto ai parti vaginali sono stati riscontrati in donne di tutte le età ed etnie”, afferma la dr.ssa Curtin.

Le donne che hanno subito un parto cesareo, soprattutto se ripetuto nel tempo anche per le gravidanze successive, hanno mostrato un importante aumento dei rischi, come la rottura dell’utero, probabilmente a causa di cicatrici che ne indeboliscono la struttura.

 

Riflettendo sui dati…

 

Questi dati fanno riflettere; consentono, infatti, di analizzare rari ma importanti problemi di salute materna. Certamente, saranno utili per aprire la strada a nuovi studi e valutare tutte le possibili complicazioni legate al parto.

 

[Fonte]