Come riconoscere i principali sintomi causati dall’insorgere di polipi uterini, i fattori di rischio che ne determinano la comparsa, diagnosi e le possibili cure

I polipi uterini sono delle escrescenze di tessuto composte da un numero eccessivo di cellule ghiandolari, ricordano appunto la forma di un polipo e nella maggior parte dei casi sono asintomatici. Solo quando raggiungono grandi dimensioni e sporgono nella cavità vaginale, vengono percepiti dalla donna che ne è soggetta. Quando invece sono di piccole dimensioni i sintomi sono più lievi o non si avvertono. Solitamente infatti vengono diagnosticati durante i controlli ginecologici di routine.

Di seguito troverai delle informazioni che ti potranno essere utili a riconoscere i principali sintomi causati dall’insorgere di polipi uterini, i fattori di rischio che ne determinano la comparsa, diagnosi e le possibili cure.

Polipo uterino: tutto quello che c’è da sapere

I polipi uterini sono delle parti di tessuto che si formano nell’endometrio o nella cervice:

  • Polipi Endometriali. Quando crescono nell’endometrio, il tessuto che ricopre l’utero.
  • Polipi Cervicali. Quando crescono nella cervice uterina, la parte inferiore dell’utero più vicina alla vagina.

In base alla loro forma i polipi uterini vengono classificati in peduncolati (base cilindrica con un peduncolo più largo nella punta) o sessili (base accorciata con un peduncolo nella punta). I polipi uterini hanno una consistenza molle e crescono singolarmente o in gruppi di più polipi, di forma e lunghezza variabili. Possono essere di natura:

  • benigna (nella maggior parte dei casi)
  • maligna (0.5% dei casi)
  • precancerosa (quando il polipo si trova nello stadio intermedio tra natura benigna e maligna).

Purtroppo, se la donna è soggetta, i polipi uterini tendono a riformarsi, nonostante la rimozione chirurgica o trattamento farmacologico, ma solo in rarissimi casi sono dei veri e propri tumori di natura maligna.

Cause del Polipo uterino

Ad oggi non sono ancora state individuate le cause specifiche della formazione dei polipi uterini. Sono stati riscontrati però alcuni fattori di rischio che accomunano le donne soggette a questo particolare disturbo come:

  • la predisposizione genetica;
  • l’obesità;
  • livelli di estrogeni alti (chiamato “iperestrogenismo esogeno o endogeno”);
  • età della donna compresa tra i 30 e i 50 anni (chiamata “fase di pre-menopausa”);
  • cervice infiammata (se si tratta di polipi cervicali);
  • uso di farmaci come il tamoxifene.

Sintomi dei Polipi Uterini

I polipi uterini sono generalmente asintomatici. Per la donna è possibile individuarli autonomamente solo quando raggiungono grandi dimensioni o sporgono nella cavità vaginale. Quando invece rimangono piccoli i sintomi possono non essere percepiti oppure sono più lievi o ce ne si può accorgere perché:

  • si hanno delle perdite di sangue anomale, al di fuori della fase mestruale (metrorragia)
  • si ha un flusso mestruale anormalmente abbondante (menorragia)
  • le mestruazioni sono particolarmente dolorose (dismenorrea)
  • si ha un ciclo mestruale irregolare (polimenorrea e oligomenorrea)
  • si avverte dolore durante i rapporto sessuali (dispareunia) con conseguente perdita di sangue
  • infertilità.

I sintomi sopra indicati sono comuni anche ad altri disturbi o cause, come la presenza di un tumore o altre lesioni nell’endometrio, in caso di gravidanza extrauterina o di aborto. Per escluderne la presenza o verificarla ti consigliamo di sottoporti a una visita ginecologica specifica.

Diagnosi

La presenza di polipi uterini nella cervice o nell’endometrio della donna viene diagnosticata attraverso esami specifici, di cui parleremo a breve. La prima cosa che andrà fatta sarà quella di ricostruire con il ginecologo i passi della propria storia clinica, utili a individuare eventuali fattori di rischio ai quali la paziente può essere soggetta.
Per accertare la presenza di polipi uterini il ginecologo potrà sottoporre la paziente a esami come:

  • Ecografia transvaginale. Attraverso l’inserimento in vagina di una sonda ecografica che permette di vedere lo stato di salute dell’utero e individuare la presenza di polipi endometriali e cervicali, la loro forma e dimensione
  • Isterosonografia. Una metodica ecografica che avvalendosi di un mezzo di contrasto liquido, soluzione fisiologica sterile, permette di studiare la morfologia della cavità uterina e di evidenziare le presenza di polipi
  • Isteroscopia. Attraverso l’inserimento in vagina dell’isteroscopio che permette di verificare – attraverso una telecamera – lo stato di salute di vagina, utero e osti tubarici nonché rimuovere eventuali polipi presenti su utero e cervice.

Cure farmacologiche e interventi

Se i polipi uterini sono di piccole dimensioni, come nella maggior parte dei casi, vengono espulsi durante le mestruazioni, che di mese in mese rigenerano l’endometrio. Inoltre, essendo i polipi uterini nella maggior parte asintomatici, solitamente vengono diagnosticati nel corso delle visite di controllo ginecologico di routine. Spetterà al medico il compito di consigliare alla paziente la tipologia di intervento più appropriata solo in caso di sintomatologia correlata alla presenza del polipo. I polipi endometriali possono essere asintomatici oppure sintomatici. Quelli sintomatici causano sanguinamenti anomali, mestruazioni abbondanti e/o di lunga durata.

La terapia dei polipi sintomatici è la polipectomia per via isteroscopica.

Purtroppo la rimozione chirurgica non assicura la definitiva scomparsa dei polipi uterini, soprattutto nel caso in cui la donna ne sia particolarmente soggetta.