L’ipotiroidismo subclinico è una forma più lieve di ipotiroidismo, che provoca una riduzione della normale funzionalità della ghiandola tiroidea, responsabile della produzione degli ormoni FT3 e FT4.

Nei casi di ipotiroidismo subclinico, gli ormoni tiroidei presentano ancora valori normali; l’unico sintomo del disturbo è un moderato aumento del TSH, l’ormone ipofisario che stimola la tiroide.

 

Ma quali sono gli effetti dell’ipotiroidismo subclinico sulla gravidanza?

 

La risposta è ancora oggi poco chiara e, per questa ragione, motivo di discussione. Diversi studi, infatti, hanno fornito dei risultati contrastanti.

Le società scientifiche internazionali sono, dunque, dell’idea che debba essere considerato “patologico” il valore di TSH > 2.5 mIU/L, soprattutto se riscontrato nei primi 3 mesi di gestazione.

In questi casi, è opportuno che le pazienti seguano una terapia sostitutiva per riportare l’ormone ipofisario a valori normali.

 

I risultati delle ultime indagini scientifiche

 

Una recente indagine ha valutato l’impatto dell’ipotiroidismo subclinico (TSH > 2.5 mIU/L e FT4 nella norma) in un gruppo di 1200 pazienti con episodi pregressi di aborto spontaneo, considerando 3 dati, ovvero:

  • Fecondità
  • aborto spontaneo
  • nati vivi

Le pazienti, per il 75% con TSH < 2.5 mIU/L (TSH medio: 1.5 mIU/L) e per il 25% con TSH > 2.5 mIU/L (TSH medio: 3.6 mIU/L), presentavano nel 14% dei casi una positività agli anticorpi anti-tiroide.

Dallo studio non sono emerse delle differenze di fecondità, rischio di abortività e numero di nati vivi tra il gruppo con ipotiroidismo subclinico e quello in uno stato fisiologico normale di ormoni tiroidei. La presenza o l’assenza di anticorpi anti-tiroide non modificava i risultati.

 

Quali sono state le conclusioni?

 

Dai dati riscontarti, gli autori hanno affermato che le pazienti con TSH > 2.5 mIU/L e/o con autoimmunità tiroidea possono essere tranquille in gravidanza, senza temere particolari rischi di aborto. Meno certi i risultati riguardo al tasso di fecondità più o meno ridotto.

Ovviamente, si mette così in discussione il trattamento con Levo-tiroxina durante la gestazione, nei casi d’ipotiroidismo subclinico.

Importante è che le pazienti che vivono questa condizione siano monitorate e seguite, mese dopo mese, per assicurare che la gravidanza prosegua serena per se stesse e per il proprio bambino.

 

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