Da diverso tempo si discute sui pro e i contro della coppetta mestruale. Questa alternativa agli assorbenti femminili o ai semplici tamponi ha creato molto scalpore e scatenato numerose critiche. Sembrava davvero impossibile che un piccolo imbuto in silicone flessibile potesse accendere tante polemiche, eppure è andata davvero così. Sfortunatamente, anche grazie a molta disinformazione, oggigiorno sono in molti a ritenere la coppetta mestruale dannosa per la salute femminile senza però conoscerne davvero i motivi.

Che cos’è una coppetta mestruale e a cosa serve?

Per giudicare bisogna conoscere. Partiamo quindi dalla domanda principale. Che cos’è una coppetta mestruale? Si tratta di un piccolo contenitore a forma di imbuto leggermente più allungato di quello che utilizziamo in cucina. Fatta di silicone flessibile o in lattice, la coppetta mestruale presenta alcuni forellini per lasciar passare l’aria.

A cosa serve? Il suo scopo è quello di raccogliere il flusso mestruale durante la fase del sanguinamento.

La coppetta mestruale, come i tamponi o gli assorbenti, viene utilizzata durante l’ultima fase del ciclo mestruale, ma a differenza dei ‘colleghi’, non ha lo scopo di assorbire il flusso, bensì solo quello di raccogliere. Proprio su ciò si sono scatenate le critiche più feroci. Ritenendo tamponi e assorbenti più igienici, infatti, in molti hanno additato la coppetta mestruale come poco sicura e capace di mettere a rischio la salute di tutte le donne che ne facevano uso.

Altra differenza importante da sottolineare? Al contrario del diaframma contraccettivo, le coppette mestruali non possono essere utilizzate come metodo anticoncezionale. Meglio non fare confusione e comprendere davvero gli scopi di ciascun strumento messo a disposizione dalla scienza perché gli utilizzi del diaframma e della coppetta sono molto diversi fra loro.

I pro dell’utilizzo della coppetta mestruale

Per quali motivi una donna dovrebbe preferire la coppetta mestruale agli assorbenti? Fra i pro dell’utilizzo di questo dispositivo medico vi sono:

  • la minor possibilità di allergie: le moderne coppette mestruali sono senza ftalati, coloranti, candeggine, sbiancanti, profumi e BPA. Si adattano meglio ai soggetti allergici senza creare loro alcun tipo di problema e rispettano le pelli più sensibili. Al contrario degli assorbenti che, invece, molto spesso possono causare problemi come: arrossamenti nella zona interessata, fastidi e bruciori.
  • la praticità.
  • la capienza: è stato provato come una coppetta sia più capiente di un qualsiasi assorbente esterno o interno e possa essere cambiata con minor frequenza.
  • il costo: rispetto agli assorbenti, che devono essere cambiati con maggior frequenza e che richiedono, nell’arco dell’anno, un esborso importante di soldi, il costo della coppetta viene ammortizzato nel corso dell’anno in quanto non deve essere cambiata, ma, se accuratamente igienizzata, può essere utilizzata più e più volte. Come se non bastasse ogni coppetta mestruale è riciclabile ed inquina meno di assorbenti e tamponi.

Meglio sfatare alcune leggende metropolitane che hanno creato un vero e proprio mostro e additato la coppetta mestruale come la causa del poco igiene e di infezioni vaginali o malattie nelle donne. Come abbiamo già sottolineato la coppetta mestruale è assolutamente igienica. Il materiale con cui è costruita è perfettamente compatibile con i tessuti interni. A creare disturbi, invece, possono essere: la plastica degli assorbenti o gli sbiancanti dei tamponi. Al contrario dei ‘colleghi’, infine, la coppetta, che non ha lo scopo di assorbire, ma di raccogliere, non rende la zona intima ancora più secca e poco lubrificata.

Ultimo pro per l’utilizzo della coppetta mestruale? Medici ed esperti del settore concordano nel sottolineare la sua capacità di aiutare i muscoli pelvici a distendersi leggermente e per questo motivo si riescono ad alleviare un po’ di più i crampi e le sensazioni di gonfiore all’addome.

I contro: perché non usare la coppetta mestruale durante il sanguinamento

Ci sono anche dei contro? In realtà non si può parlare di veri e propri motivi per cui viene sconsigliato l’utilizzo. Così come quando si utilizzano tamponi e assorbenti è sempre bene tener alta l’igiene delle parti intime. Gli esperti consigliano soprattutto di:

  1. Lavare la coppetta una volta al giorno con acqua e sapone;
  2. Eseguire una corretta manutenzione e sterilizzazione alla fine della fase di sanguinamento e prima del prossimo utilizzo. Può bastare bollirla in acqua o lavarla con bicarbonato, ma anche con igienizzanti ipoallergenici;
  3. Utilizzare creme per lubrificare le pareti vaginali prima dell’inserimento della coppetta vaginale

Ciò che può, invece, portare le donne a non voler utilizzare una coppetta mestruale e a preferirle assorbenti o tamponi potrebbe invece essere la scarsa confidenza con il proprio corpo.

Quando se ne sconsiglia l’utilizzo?

Tutte le donne possono utilizzare, senza problemi, la coppetta mestruale. Non vi sono controindicazioni se non in due casi specifici. Quali?

In primis dopo il parto. Occorre, infatti, che l’utero sia completamente chiuso prima di inserire la coppetta. Si consiglia, proprio per questo motivo, di far riferimento al proprio medico di base o ancor meglio al proprio ginecologo e chiedere a lui un parere professionale.

L’utilizzo viene sconsigliato, da tutti i medici, anche in presenza di infezioni da candida. Sfortunatamente le spore possono essere contenute nella coppetta e possono così prolungare il perdurare dell’infezione e contrastare le cure. Proprio in caso di candida, però, medici ed esperti, sconsigliano perfino l’utilizzo di salvaslip o mutande sintetiche e indumenti troppo attillati.